L’Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha reso disponibile la prima nota di lettura con tutte le misure di interesse per gli enti locali introdotte dal Milleproroghe 2024.
Si ricorda che con il termine “milleproroghe” si fa riferimento a un decreto legge che il governo emana solitamente una volta all’anno: si prorogano così scadenze o l’entrata in vigore di alcune disposizioni il cui mancato rispetto potrebbe provocare gravi problemi per cittadini, imprese e istituzioni.
Nel testo del decreto-legge Milleproroghe 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2023 e assegnato alle commissioni riunite Affari Costituzionale e Bilancio della Camera (C.1633), si segnalano, tra gli altri, i seguenti contenuti principali di interesse di Comuni e Città metropolitane.
Tutte le misure per gli enti locali sono disponibili nella nota completa, in allegato alla fine di questo articolo.
Il decreto proroga, fino al 30 giugno 2024, le misure finalizzate a favorire l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori socialmente utili e di coloro impegnati in attività di pubblica utilità. Tale proroga permette alle pubbliche amministrazioni di procedere all’assunzione a tempo indeterminato, anche in deroga alla dotazione organica e ai vincoli finanziari.
Richiesto dall’Anci, il decreto proroga al 31 dicembre 2024 il termine per la regolarizzazione delle posizioni contributive relative alle gestioni previdenziali esclusive, fondi per trattamenti di previdenza, fine rapporto e fine servizio gestiti dall’INPS.
L’obbligo di gestione associata delle funzioni fondamentali da parte dei Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti viene prorogato dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2024.
Fino al 31 dicembre 2024 sarà possibile applicare le procedure semplificate per l’accesso alla carriera di segretario comunale e provinciale, come disciplinato dal decreto-legge 104/2020 per il triennio 2020-2022.
Le disposizioni che consentono ai Comuni privi di segretario comunale titolare di nominare il Vice segretario comunale per un massimo di 36 mesi sono prorogate al 31 dicembre 2024.
Su richiesta dell’ANCI, l’obbligo di accantonamento del Fondo anticipazioni di liquidità per gli enti in dissesto finanziario è prorogato al 2025.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it